Mentre Simone Nicoletti sorprende tutti e lancia -di fatto- la notizia di un accordo raggiunto tra l’Inter e Pep Guardiola per la prossima stagione e mentre, in generale, la testa di molti è già fin troppo concentrata sul mercato che sarà, l’Inter si trova ad affrontare la penultima trasferta di questo campionato, a Cesena.
Traferta poco interessante per alcuni, a maggior ragione dopo la vittoria con la Lazio di domenica scorsa, ma che in realtà ci porta verso una partita che, seppure non decisiva, può comunque essere molto importante e dalla quale sarebbe bene tornare a casa con i tre punti. Innanzitutto per allungare ancora di qualche giorno la corsa del Milan e per non lasciargli vincere questo scudetto con un anticipo che rischierebbe di essere fin troppo largo e fin troppo bugiardo. Anche perchè la prossima giornata sarà quella che precederà il ritorno delle semifinali di Coppa Italia e, per coincidenza, vedrà di fronte Milan e Roma: vederle giocare una partita tirata e importantissima per entrambe in cui una si gioca lo scudetto e l’altra punti importanti per inseguire il sogno Champions, infatti, sarebbe sicuramente più utile ed edificante in ottica Coppa Italia rispetto a lasciare a entrambe campo libero e la possibilità di fare un ampio turn-over in una partita priva di ogni possibile ripercussione in classifica.
Vincere per non lasciar festeggiare il Milan, quindi, e complicare la vita alla Roma. Ma la trasferta di Cesena è importante anche per l’Inter, senza bisogno di guardare in casa d’altri. Sei punti sul quarto posto e sette sul quinto con quattro partite ancora da giocare, infatti, dicono che la qualificazione matematica alla prossima Champions è sì ad un passo, ma non ancora raggiunta. Servono due vittorie in quattro partite per essere sicuri di andare in Champions, e a queste si deve aggiungere almeno un altro pareggio per evitare con certezza i preliminari: niente di trascendentale ovviamente, neanche considerando che dopo il Cesena ci saranno Fiorentina, Napoli e Catania, ma di certo vincere stasera metterebbe una grossa ipoteca sul terzo posto e, perchè no, ci consentirebbe di dosare un po’ le forze nell’immediato futuro, in funzione della Coppa Italia.
Già, dosare le forze: quelle forze che nell’arco di questa stagione sono mancate un po’ troppo spesso all’Inter, quelle forze -le ultime- da tirare fuori per chiudere degnamente Campionato e Coppa Italia. Non ci sarà Stankovic, infortunato, non ci sarà Sneijder, infortunato, non ci sarà -forse- Samuel, prossimo al rientro. Ci saranno Milito e Pazzini, le due punte che -uno per il fresco rientro, l’altro per la mancanza di continuità d’impiego- stanno avendo un rapporto un po’ complicato con il gol in questi ultimi tempi. Ci sarà Castellazzi, che ha recuperato dall’infortunio di sabato scorso, e ci saranno tutti gli altri: Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Eto’o e probabilmente Pandev, o forse Coutinho, o magari Obi, o perchè non Mariga. Una girandola di nomi per riempire una casella fondamentale -quella del trequartista, quella del centrocampista di qualità- sulla quale necessariamente ci soffermeremo a stagione finita. Perchè stasera, forse, più importante ancora di quella casella sarà la voglia di giocare e di vincere di chi scenderà in campo: la voglia di farla finita presto, di portarsi a casa il bottino pieno, di far vedere che c’è ancora qualcuno che a questa maglia ci tiene.
Quella stessa voglia messa in campo contro Lazio e Roma o durante il tentativo di rimonta seguito all’arrivo di Leonardo. Quella stessa voglia che troppe volte è sembrata venir meno nel corso della stagione, insieme alle forze di cui parlavamo prima o forse proprio a causa di queste.
Cesena-Inter è la prima partita delle cinque o sei che mancano alla fine della stagione: quelle cinque o sei partite decisive per il nostro destino in Campionato e in Coppa Italia.
Leonardo sostiene che il ciclo di questa Inter non si è ancora concluso. Sarà il campo a dire se ha ragione.
Il campo di Cesena, prima di tutti gli altri.