Bauscia Cafè

Anno nuovo, avversario vecchio

Ci siamo. Mancano solo poche ore e svelerò i dubbi che mi attanagliano da due settimane…
…ma il biglietto per Inter-Bayern che hanno caricato sulla tessera del tifoso funzionerà? Perché a tutti gli altri lo hanno fatto cartaceo? Adesso che sono appiedato come raggiungo San Siro da fuori Milano? Dovrò prendere un viaggio organizzato Jakala? (o come cavolo si chiamava).
Ah devo pure soffrire di allucinazioni, perché in questo momento mi sembra di sentire la voce del Presidente che mi grida “Ma Fonz, cazzo, parliamo un po’ di calcio? Stasera gioca l’Inter, nel caso te ne fossi dimenticato”. Mi riscuoto, ma il Presi non c’è, è proprio un’allucinazione o solo suggestione, visto che è vero che stasera gioca l’Inter. In Champions per di più. Contro il Bayern, pure!
Cazzarola, anche solo a dirlo come si fa a non tornare con la memoria alla Finale di Madrid? Ti fermi un attimo e affoghi nei ricordi, così vicini e così lontani. La tensione, l’esultanza, la paura, l’abbraccio degli amici. Il delirio di felicità.
Tutte cose passate, questo è il calcio. E la vita.
Non hai mai tempo di goderti i tuoi successi troppo a lungo, perché c’è subito un’altra battaglia da combattere e quella di questa sera, visto che capita che sia di nuovo con lo stesso avverario di quella notte magica assume un sapore speciale.
Inter e Bayern non sono cambiate molto sulla carta, rispetto alla scorsa stagione eppure entrambe hanno arrancato pesantemente all’inizio della stagione, soffrendo la corsa su tutti i fronti dello scorso anno e la partecipazione al mondiale della maggior parte delle loro stelle. Entrambe hanno vissuto una rinascita a partire da gennaio ricominciando a giocare ad alti livelli, se non proprio a quelli della stagione precedente.
Sarà molto dura questa sera, meglio che ci mettiamo l’elmetto e scendiamo in trincea.
Il Bayern è una squadra in crescita di forma, più giovane e più veloce di noi. Sono praticamente fuori dai giochi in campionato e possono concentrarsi unicamente sulla Champions senza problemi. Averla persa contro di noi brucia ancora e scenderanno in campo per vendicarsi. I proclami non mancano in puro stile Van Gaal.
L’accusa è la solita: L’Inter è una squadra difensivista che non gioca un buon calcio.
Anche il gioco è chiaro, portarci ad attaccare senza criterio per dimostrare che non è vero.
Quel volpone di José non ci era cascato. Leo sarà in grado di fare altrettanto?
Da quando è arrivato abbiamo vinto parecchio, talvolta con ottime prestazioni, talvolta arrancando. Abbiamo anche subito una marea di goal e la difesa si è dimostrata spesso in affanno. Anche se è vero che sono mancati gli uomini per le ragioni più diverse, la sensazione è che siamo sempre a rischio. Molte situazioni pericolose sono state salvate da interventi miracolosi di Julione (vedi contro la Roma) o dal singolo difensore che si spazza in mischia o si immola per bloccare un tiro destinato in rete.
Non siamo più quel blocco granitico e compatto di difensori e centrocampisti dello scorso anno. Nonostante il Vigile in campo, il posizionamento sembra piuttosto caotico e la reazione ai cambi di gioco degli avversari è lenta e confusa, specialmente quando iniziano a farsi sentire i minuti nelle gambe.
Questa è la prima cosa che dovrà cambiare per passare il turno. Il Bayern non è il Palermo e sperare di rimontare alla stessa maniera un eventuale svantaggio non è nemmeno da prendere in considerazione. Nelle ultime partite le forze sono state dosate con un ampio turn over e possiamo solo sperare che sia sufficiente.
Il pericolo ha i soliti nomi: Robben, Muller, Lahm. In attesa di capire se Ribery riuscirà ad essere della partita.
Chivu a presidiare la fascia sinistra mi preoccupa un po’, vista la velocità dei suoi avversari. Il Capitano offre sicuramente garanzie migliori di copertura, ma la sua assenza in mezzo al campo di solito disinnesca Maicon (anche se da questo punto di vista pare dialogare bene con Kharja). L’opzione del Settimo Samurai esiste, ma direi che è molto remota, anche se la velocità non gli manca farlo esordire in Europa contro un Robben sarebbe qualcosa di più di una terapia d’urto.
Davanti siamo un po’ a corto di opzioni. Senza il Pazzo in Europa, senza il Fantasma di Milito rimane solo il solito Eto’o eventualmente affiancato da un Pandev che ha dato qualche segnale di ripresa contro il Cagliari, ma che palesemente non può reggere i 90 minuti (parliamoci chiaro, a fatica ne regge 45).
Rientra Wesley e speriamo che sia il miglior Wesley, non quello visto nelle ultime due partite, perché ne avremo proprio bisogno.
Se volete parliamo anche di formazioni, 4312, 4231, 42Fantasia, 555 e 4321Decollo, ma seriamente non penso che ne valga la pena.
Il punto è che queste partite le vince chi ci crede di più. Chi le vuole vincere davvero.
I Nostri Ragazzi hanno dimostrato di cosa sono capaci. Mi aspetto di vedere lo stesso spirito visto contro la Roma.

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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