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Intervista a Samuel Eto'o

Samuel Eto’o è il primo ospite della nuova stagione del Chiambretti Night (in onda stasera), e con il conduttore aostano ha parlato un po’ di tutte le sue esperienze con la solita intelligenza e con la sensibilità che lo contraddistingue, offrendo spunti interessanti.
VITA E AFRICA – “Sono più ricco non per il soldi, ma perché ho realizzato il mio sogno. Dio ha voluto che io facessi quello che voglio e ho vinto tanto. Pochi bambini neri hanno la mia fortuna ora, ma stiamo lottando perché molti di più abbiano questa opportunità. La mia fondazione e quella di Drogba si stanno impegnando per questo”.
RAZZISMO – (Parlando di quando a Saragozza minacciò di lasciare il campo per cori offensivi nei suoi confronti) “È stata una brutta situazione. Non capisco come si possa pagare un biglietto per vedere una scimmia che gioca. I miei compagni mi hanno detto: ‘dimostra che sei migliore’. Due minuti dopo quell’episodio ho segnato, ma Saragozza non ho più giocato: non meritavano di vedermi”.
ALLENATORI: CAPELLO – “Mi ha fatto lavorare molto e sodo. Ci allenavamo di pomeriggio e mi diceva ‘questo non lo fai bene, fallo meglio’. Dopo qualche anno mi ha detto ‘ l’ho fatto perché sapevo dove potevi arrivare'”.
ALLENATORI: MOURINHO – “Se mi dava fastidio giocare terzino? Quando si gioca a calcio la cosa più importante è vincere. A un certo momento lo scorso anno dovevamo dare tutti di più. Quando Mourinho me lo ha chiesto, ci ho provato ed è andata bene. La visione di Mou nell’Inter è stata diversa dagli altri. Lui è un numero uno e lo ha dimostrato. Potrebbe tornare? Non possiamo parlare di queste cose. Dobbiamo pensare a quello che stiamo vivendo e questo ci porterà lontano”.
ALLENATORI: GUARDIOLA – “Pep è un grande allenatore. Abbiamo avuto come in ogni squadra dei diverbi, ma quando sono andato via da Barcellona non avevo rimorsi per quello che avevo fatto, né in campo né fuori. Con Guardiola mi sento ancora, anche con Mourinho, sempre. Con Benitez? No”.
ALLENATORI: BENITEZ – “Umanamente, mi dispiace per Benitez, ma il calcio è questo. Rafa ha vinto due titoli e la riflessione che possiamo fare è dire che poi non è andato tutto male, ci sono delle cose da migliorare, ma abbiamo anche fatto delle cose positive. Io non sono d’accordo con chi ne parla male gratuitamente. Fino alla gara con la Juve avevamo espresso un buon calcio, poi è successo qualcosa nello spogliatoio ed è finita come è finita. Non potevo essere certamente io a fargli la festa, lo conosco da quando avevo 17 anni e ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui. Non serve cercare un colpevole: quando le cose non vanno bene, siamo tutti quanti un po’ responsabili. La mia esperienza mi dice che, dopo aver vinto tutto, la stagione è difficile, ma noi in questa difficoltà abbiamo vinto due coppe e stiamo recuperando punti in classifica”.
ALLENATORI: LEONARDO – “Non posso parlare di lui come allenatore perchè siamo solo all’inizio. Sta facendo bene ed è un’ottima persona. E quando un allenatore è un’ottima persona è una cosa buona”.
CAMPIONATO – “Adesso abbiamo un impegno a Udine e ci attende una partita molto impegnativa. L’anno scorso sono entrato in campo solo verso la fine del match perchè tornavo dalla Coppa d’Africa. Se in quell’occasione avevo litigato con Mourinho? No, lui però la vedeva così…”.
ESULTANZE – “Ci sono delle leggi: le cose dello spogliatoio non escono da lì. Non dico perché esulto così, mi spiace, ma chi scopre perché esulto così, lo invito a vedere il derby. Non c’entra il razzismo e non lo faccio perché è un portafortuna”.
MATERAZZI – “Vieira dice che Marco è un fesso? Io rispondo che se sono all’Inter dico grazie a lui”.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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