Bauscia Cafè

Troppa paura

Cosa serve ancora per capire che serve subito un altro attaccante, e che va organizzata al più presto la partita d’addio a Materazzi?
L’Inter vince la quinta di seguito, al quarto d’ora sembra già chiusa, con un Eto’o mirabolante e il Milito che conosciamo, invece finisce per soffrire fino al novantesimo, con l’uomo in più, contro l’attacco più debole del campionato.
Al momento dell’uscita di Milito – un’altro che, come Thiago Motta, andrebbe gestito nel minutaggio – Leonardo non ha il coraggio di infoltire il centrocampo, commette l’errore tante volte rimproverato a Benitez e fa saltare gli equilibri: in 10′ la difesa concede tre occasioni clamorose, Lucio-Materazzi si conferma la peggiore combinazione possibile, e vorrei capire meglio chi abbia sbagliato, in società, impedendo di schierare Ranocchia.
Per la decima partita consecutiva, in campionato, l’Inter subisce almeno un gol.
Castellazzi – ben al di là delle sue colpe – ha uno score spaventoso: 19 gol subiti in 1060 minuti, uno ogni 56′ (Julio Cesar sta a 12 su 1370′, uno ogni 114′).
Senza Thiago Motta, il centrocampo perde in tecnica e lucidità, non riesce la gestione della palla e una difesa marmorea viene presa d’infilata da attaccanti che diventano fenomeni.
Assistiamo a un magnifico gol di Giaccherini, pressoché identico a uno di Cassano alla Samp, e – incredibile a dirsi – a un gol di piede di Bogdani, che ha tutto il tempo di stoppare, al centro dell’area, prendere la mira e metterla nell’angolino basso. Materazzi stava a 3-4 metri.
Maicon e Chivu hanno spinto molto, il rumeno ha avuto il merito di riportare il risultato nelle previsioni, e l’ha fatto con un colpo di testa da centravanti. Qualcuno ricorda di averlo mai visto in quella posizione negli ultimi anni?
Purtroppo, Chivu è poi stato protagonista di un errore difensivo clamoroso, e dobbiamo ringraziare Budan per non averlo trasformato nel 3-3.
Se davvero si crede di poter sorpassare il Milan, con un Milito che non lascia tranquilli, questo meraviglioso Eto’o va affiancato da un altro attaccante. Ripeto, attaccante.
Pandev e Biabiany non si possono considerare tali.
Il macedone viaggia al ritmo di un gol ogni 560′, il francese ogni 1070′.
Dopo aver pregato per la salute di Milito, a questo punto Leonardo deve fare una scelta: prestare Biabiany e aggiungere qualcuno che veda la porta.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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