Bauscia Cafè

Inter-Genoa vista da loro

Eto’o: “L’importante è vincere, non ha importanza che sia io a segnare. Un gol da fuoriclasse? È quello che mi è passato per la testa in quel momento, l’ho provato e mi è riuscito. I nostri tifosi sono fantastici. Sapevo che sarei arrivato a Milano, sapevo dove sarei arrivato e sono contento perchè ho un bellissimo rapporto con l’intera tifoseria, conoscevo la loro passione: ci supportano sempre e comunque e voglio ringraziarli anche a nome dei miei compagni”.
Ranocchia: “È stato un esordio emozionante, ma un po’ strano perchè affrontavo la squadra con la quale fino a venti giorni fa mi allenavo. Con Materazzi abbiamo lavorato bene, forse abbiamo avuto qualche sbavatura sul finale dovuta alla stanchezza. I grandi giocatori come quelli nerazzurri hanno anche un’umiltà incredible e svolgono il proprio lavoro con una grande intensità. Non credevo potesse essere proprio così, invece sono dei campioni veri, sotto tutti i punti di vista. Mi ha stupito, sono fantastici tutti, mi aiutano, chi più chi meno. Sono pronto, voglio ricambiare la fiducia di Leonardo. Il contatto con Rudolf c’è stato, ma precedentemente si era buttato a terra tre volte…”
Mariga: “Sono contento, questa vittoria è un bene per me, ma soprattutto per tutta la squadra. Sono appena rientrato dall’infortunio e ho tanta voglia di lavorare, di fare di più e di essere sempre più decisivo per questa squadra”.
Materazzi: “Ranocchia ha fatto una grande partita, perché quando hai due terzini che spingono tanto ti trovi in uno contro uno e non è facile. Sul rigore è sfortuna, non era un fallo violento, non si è riuscito a fermare: il giallo è più che giusto. Lo spirito è quello che ci contraddistingue, se siamo questi possiamo arrivare lontano. Leonardo da persona intelligente ci ha fatto tornare il sorriso e la voglia di giocare a calcio. Benitez? Io parlo di chi ci ha fatto tornare il sorriso, non di chi ce lo ha tolto. Nella vita si fanno anche degli errori: noi siamo una macchina da Formula Uno, ma deve esserci un pilota. Se tu ci metti un vigile, non arrivi lontano… Il Milan? E’ forte, campione d’inverno ed ha vantaggio, ma noi siamo campioni del Mondo e vogliamo crederci. Lo scontro con Ibra? Lo reputo uno scontro di gioco, così come quando faccio entrate dure: il problema è che quando le dò è colpa mia, quando le prendo è colpa mia lo stesso. Ma non dico a lui assolutamente niente”.
Cambiasso: “Sappiamo benissimo che vincere sia sempre importante, in qualsiasi competizione. Ora abbiamo fiducia, c’è soddisfazione anche per chi non ha trovato tanto spazio: tutti dimostrano di essere all’altezza dell’Inter, non è un caso che nel 2010 abbiamo vinto tutte quelle competizioni, perché tutti quando sono chiamati in causa rispondono con impegno e professionalità. Il campo? I muscoli stabilizzatori devono lavorare di più, sicuramente cambia qualcosa: però il mister ha ragione quando dice che non dobbiamo pensare a queste problematiche, sappiamo com’è il terreno di San Siro ma c’è da adattarsi nel modo migliore pensarci il meno possibile. Il nostro punto debole? Non lo sveliamo agli altri, è una cosa che dovranno vedere loro. C’è Sneijder infortunato, Eto’o squalificato a lungo ma abbiamo dimostrato carattere, gioco e vittorie. Il Pallone d’Oro a Messi? Felice per lui, ci tengono tutti e sta dimostrando di essere a livello fuori dal normale. La giuria ha guardato il migliore in assoluto rispetto ad una stagione in sé, ma non si poteva dire niente”
Leonardo: “Non ho voce, colpa dell’umidità, lo sapevo che sarebbe successo. Con i cambi, ne abbiamo fatti diversi, si può subire nei calci piazzati. La reazione rispetto al primo gol subìto mi è piaciuta. Fischiavo perché non ho voce, il Trap è un’altra cosa. Questa squadra ha un suo equilibrio, una sua storia e questo si vede in ogni situazione: loro si conoscono troppo bene. Il Milan? Non abbiamo fretta di arrivare da nessuna parte, dobbiamo fare gioco e serve questo entusiasmo che è il marchio di questa Inter. Per il resto partita dopo partita. Eto’o? Il giocatore davanti deve avere una certa libertà, ma questa libertà di movimento viene facile soprattutto quando le persone in campo si conoscono. A Ballardini l’Inter non piace? Sinceramente bisogna rivedere su Ranocchia, ma non è quello che fa una partita o una vittoria. Non siamo calati nel secondo tempo, c’è stato un momento in cui non abbiamo tenuto palla, ma abbiamo avuto un grande Castellazzi, anche stavolta. Ho visto cose positive. Santon e Mariga? C’è anche Materazzi, non è facile per lui giocare poco ed essere solido e concreto, ha anche aiutato Ranocchia ad inserirsi. Mariga è stato bravo e ha fatto un grande gol. Cambiasso e Zanetti sono una maratona costante. Sono molto felice di come si muovono i miei. Cosa vinciamo quest’anno? Pensiamo giorno dopo giorno”.
Moratti: “Avendo vinto l’anno scorso dobbiamo onorare questi tornei e sono comodi per far giocare chi ha meno possibilità o è nuovo come Ranocchia. L’impatto di Leonardo è stato buono, ma adesso bisogna continuare. Leonardo è un ragazzo molto intelligente ma questo è un mestiere difficile, serve continuità e lui lo sa. È intelligente, sa capire le situazioni”.
Ballardini: “Il Genoa ha fatto una buona partita, abbiamo creato più dell’Inter. Ma si sa che le cose qui vanno così. Mi riferisco all’espulsione mancata di Ranocchia, può essere che mi sono sbagliato, ma… La sudditanza psicologica nei confronti delle grandio c’è sempre e negli episodi dubbi, si sa sempre come va a finire. A Milano serve fare una grossa partita e non ci devono essere episodi dubbi perché l’arbitro è condizionato. L’Inter? Non è giudicabile. Perché dopo la terza partita in sei giorni hanno accusato la fatica: secondo me è una squadra non valutabile nella prestazione di stasera. Oggi non mi ha impressionato, ma credo la forza dei suoi giocatori non basta per restare su grandi livelli”.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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