Bauscia Cafè

Che le strade si dividano

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So di tifosi dell’Inter così folli da pensare che sarebbe bello se fallissero le cessioni di Maicon e Balotelli. Senza la minima diplomazia, mi permetto di sostenere il contrario: sarebbe una catastrofe, l’Inter entrerebbe in un incubo segnato da sconfitte in serie e dalla deflagrazione dello spogliatoio.
Al punto in cui le trattative sono arrivate, dopo le parole inequivocabili di Moratti e sapendo che Caliendo e Raiola busserebbero a denari, in caso di fallimento con Real e City, spero che la doppia partenza avvenga nel più breve tempo possibile.
Anche perché solo con i soldi incassati dalle cessioni, giustamente, Moratti intende portare a casa qualche acquisto: siano Mascherano, Kuyt, Candreva, Vargas o altri ancora.
La corda si è spezzata, riannodarla sarebbe impossibile: Maicon e Balotelli – non esattamente due tipi umili e con propensione all’autocritica – diventerebbero mine vaganti, e il pubblico ne farebbe il bersaglio polemico. Al primo errore, nessuna pietà.
Caliendo e Raiola guadagnano a ogni cambio di maglia: è evidente che il prezzo (e l’ingaggio) di Maicon non sarà mai più quello dell’estate 2010; scommetterei anche sul fatto che le potenzialità di Balotelli possano alzarne il valore di mercato, di qui a un paio d’anni, ma a quel punto lui vorrebbe un ingaggio ancora superiore a quello che lo sceicco pare disposto a concedergli (sempre ammesso che fra due anni lo sceicco non si sia già stancato di questo giocattolo).
Aspetto con ansia buone notizie – l’ufficialità delle cessioni – prima possibile.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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