37 partite di campionato per ritrovarci qui, punto a punto, senza che nulla sia stato ancora deciso. 37 partite, per affidare tutto agli ultimi 90 minuti.
Su Siena-Inter potremmo dire e raccontare tante cose: dal sigillo sullo Scudetto dei Record alla delusione -mista a terrore- dell’anno successivo, passando per le polemiche su uno dei gol più contestati degli ultimi anni, o per la festa Scudetto della stagione scorsa, fino ad arrivare all’ultima incredibile partita, quella dell’andata, con il gol di Samuel a tempo scaduto che speriamo possa rivelarsi fondamentale per i destini di questo campionato. Potremmo persino metterci a parlare di tattica: 4231 o rombo? Sneijder o Stankovic? Lucio o Materazzi? E Balotelli?
Ma sappiamo che, in fondo, non avrebbe alcun senso.
Siena-Inter è una partita che si gioca sulle motivazioni, sui nervi, sulla voglia di vincere. Siena-Inter è una partita che va giocata e vinta con la testa, prima che con i piedi. Avremo davanti un avversario più che motivato -non foss’altro che per la presenza del presidente in panchina- ma oggettivamente inferiore. Nonostante questo, non basteranno il nostro maggior tasso tecnico, la nostra migliore preparazione tattica, la nostra difesa imperforabile: ci vorranno soprattutto concentrazione massima e nervi d’acciaio.
Dimenticare Madrid, dimenticare le tensioni di quella partita e abbandonare la paura di farsi male. Non tirare indietro la gamba, mai: sarebbe un peccato mortale.
Dimenticare Verona, dimenticare la Roma, dimenticare le radioline e le notizie che vengono dagli altri campi. Non ci interessano, non devono interessarci. Non abbiamo cosa farne.
Focalizzare testa e gambe su Siena e sul Siena. 3 punti. Gli ultimi 3 di un miniciclo che abbiamo dichiarato prima ancora di iniziarlo e che prima ancora di iniziarlo, nonostante la matematica dicesse il contrario, sapevamo che ci avrebbe portato sicuramente a diventare Campioni: 12 punti nelle ultime 4 giornate, ricordate? Siamo a quota 9, e gli ultimi 3 punti valgono esattamente quanto i precedenti. Di più, perché sono gli ultimi. Gli ultimi 3 punti sono quelli da conquistare sul campo del Siena.
Siamo padroni assoluti del nostro destino: vincere la partita e non preoccuparsi di nient’altro e nessun altro. Fare i 3 punti e festeggiare. Battere il Siena ed entrare nella Storia.
E’ la nostra ultima curva. E’ tutto quello che dobbiamo fare.
Forza, Ragazzi.