Bauscia Cafè

Ciclone Supermario

Mario BalotelliLe condizioni fisiche – Iniziamo dalle cose serie: dolore all’articolazione del piede. Ufficialmente niente di meglio precisato, ufficiosamente una infiammazione al piede dovuta ad una vescica. E’ questo che sta tenendo lontano dai campi Mario Balotelli. E’ questo dolore che l’ha mandato in tribuna contro il Napoli, è questo dolore che probabilmente lo terrà fuori dalla lista dei convocati contro la Samp, è questo dolore che mette un grosso punto interrogativo sulla sua presenza in campo col Chelsea. Ieri nuovi esami hanno confermato l’infiammazione e hanno permesso di porre le basi per un ciclo di terapie conservative che giorno dopo giorno consentiranno carichi sempre maggiori nel tentativo di avere Supermario in campo in Champions League. Saltato il raduno dell’U21, l’unico spiraglio sembra essere un riposo parziale fino a mercoledì e una protezione studiata appositamente per il suo problema. L’infortunio in sè non è grave, ma l’unica cura è il riposo: riposo che Mario non può concedersi in vista della Champions. Prevedibile, in queste condizioni, un periodo di dentro-fuori come fatto con Ibra due anni fa: non convocazione in campionato e rientro in Champions, in attesa di una pausa sufficientemente lunga che permetta la guarigione totale. Sperando che questa pausa non arrivi prima di giugno…
Le turbe mentali – Mario Balotelli è milanista. Inutile prenderlo in giro, inutile sfotterlo, inutile discriminarlo: da suoi tifosi, dovremmo solo aiutarlo e stargli vicino. Come abbiamo fatto con Kanu, con il Ronaldo infortunato e con Burdisso. E’ una sfiga, non può farci niente. Non solo: Mario Balotelli non è uno da frasi fatte. E’ un ragazzo di 20 anni che gioca, ride e si diverte e non vuole -giustamente secondo me- essere costretto a pesare ogni cosa che dice in ossequio ad un pelosissimo politically correct che deve andare incontro alle capacità mentali dei subumani da curva o da facebook. E quindi se si trova con dei ragazzini in un ospedale, per rompere il ghiaccio dice che è milanista. E quindi se si trova a scherzare con un amico o un giornalista che sia, dice che per arrivare alla Champions con l’Inter deve firmare a vita. Non è carino, non è simpatico, non fa ridere? Pazienza. Ce n’è tanta di gente che non fa ridere, pur senza insaccarla con la puntualità di Balotelli…si può sopportare, credo io.
L’importante è non cadere, noi, nel giochino dei media. Non cadere nel giochino di quelli che, saputa la fede rossonera di Mario, gli portano sotto casa gli accrediti per ogni partita. Magari conditi da giornale e cappuccino, da bravi servi quali sono. L’importante è non avere bisogno ogni volta della benedizione di Moratti per chiudere un caso che semplicemente non esiste. Balotelli è milanista. Balotelli gioca (spesso bene) e segna per l’Inter. La seconda cosa, per quanto mi riguarda, stende un enorme velo nerazzurro sulla prima.
Questioni di cuore – Poteva mancare il gossip, in tutto questo? Certo che no. E allora Mario pensa bene anche di approfittare di una intervista a Sky per etichettare la sua ex (Barbara Guerra, qui in una delle sue espressioni migliori) come “una fallita guidata da Lele Mora che ha bisogno di popolarità e che farebbe di tutto per apparire sui giornali“. Frasi ritenute sufficienti dalla Guerra per querelare Mario. In fondo una storia finita con una querela fa più titoli di una storia finita senza querela, no?
Riassunto – Il riassunto è semplice e veloce. Mario Balotelli è un giocatore dell’Inter. Mario Balotelli si allena, gioca e segna per l’Inter. Il resto, semplicemente, non rileva.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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