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Giù di giri: Parma vs. Inter 1 – 1

Giù di giri, esordisce lo spot radiofonico di una nota casa automobilistica. Che ci si avvicinasse a questa gara con un certo calo di tensione era evidente.
Un recupero di campionato di una partita rimandata per neve che rischia di essere rimandata nuovamente per lo stesso motivo  non è il massimo per tenere alto il tasso di guardia. Per di più l’Inter vista negli ultimi tempi non sembrava proprio che potesse soffrire un Parma che, come spesso accade alle formazioni di Guidolin, ha perso smalto rispetto al brillante inizio di stagione.
Veniamo da un paio di settimane gloriose e se a questo aggiungiamo il calendario fitto di impegni e la marcia di avvicinamento al tiratissimo ottavo di Champions contro il Chalsea è evidente che gli ingredienti per sottovalutare l’impegno ci sono tutti.
Perfino da parte nostra, che infatti non ci siamo degnati nemmeno di fare un post preparatorio all’incontro. Valgono tutte le attenuanti del caso: chi lavora, chi ruba lo stipendio, chi finalmente dovrebbe smetterla di incidere passivamente sul bilancio famigliare (di nuovo complimenti al dottore), ma il punto rimane. La gara non era delle più sentite.
Mi si dice che tutte le partite di campionato valgono comunque 3 punti, ma ad essere sinceri credo che l’Inter un po’ rilassata di questa sera sia pienamente giustificabile.
Certo l’amaro in bocca rimane lo stesso, visto che per tutto il primo tempo e fino al loro goal, maturato su calcio piazzato, l’impressione era che avessimo completamente in mano le redini della partita. Il Mou non si smentisce e tenta subito di recuperare gettando Mario nella mischia, nella speranza di scardinare il blocco del Parma. Detto fatto, di nuovo su calcio d’angolo, arriva il goal. Sponda di Lucio e pareggio di Mario.

Balotelli e Lucio gol Parma

“Bene, adesso li frolliamo” è il primo pensiero che mi solca la mente, mentre sommessamente impreco contro il sito su cui sto vedendo la partita in streaming che mi obbliga a ricaricare la pagina ogni 60 secondi circa.
Passa qualche minuto ed ecco che l’arbitro caccia fuori uno dei loro per doppia ammonizione. Ci sta tutta da regolamento, ma in effetti è stato un po’ fiscale a ben vedere. Siccome siamo sportivi Matrix si stira saltando la corda al centro del campo. Le sostituzioni sono finite e il Mou gli chiede di stringere i denti e restare in zona d’attacco a fare da sponda per le punte. Cambiasso scala in posizione centrale e qualche rischio in più si corre, ma nulla di eccessivo.
Certo si potrebbe obiettare che, per come sono andate le cose, si poteva lasciare in campo Cordoba (uscito per Mariga) e togliere Materazzi che tra l’altro stava soffrendo la velocità di Biabiany, ma del senno di poi son piene le fosse.
Si gioca in pratica in 10 contro 10 e ancora non mancano le occasioni per vincere la partita, ma le idee sono un po’ confuse e la mira pure. Maicon spara alto concludendo una bella azione orchestrata con Pandev e Mario.
Peccato. Si è creato tanto, ma è mancata lucidità e cattiveria sotto porta. Una volta ogni tanto ci può stare e se proprio doveva essere meglio qui che a Napoli.
Quella di Mazzarri è tutta un’altra squadra e sarà bene ritrovare motivazione e concentrazione velocemente.

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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