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Giudichiamo noi: Inter-Fiorentina

Qualche polemica di troppo nel dopo Inter-Fiorentina, a causa di due episodi di difficilissima interpretazione risolti salomonicamente da Damato. Qui trovate il regolamento del gioco del calcio corredato dalle decisioni ufficiali FIGC e dalla guida pratica AIA, per tutti i riferimenti.

Antonio Damato, della sezione di Barletta
Antonio Damato, della sezione di Barletta
Sono tre i “casi” su cui soffermarsi nella sfida tra i viola e l’Inter, ma quello più importante ai fini del risultato finale – il rigore causato da Comotto su Milito – sembra lasciare veramente pochissimo spazio a qualsiasi tipo di dubbio. Il difensore della Fiorentina, preso in controtempo, aggancia il piede del Principe nel più evidente dei contatti: calcio di rigore netto e classico episodio da zero proteste….proteste che invece ci sono, da parte dei difensori viola, ma più per quello che era successo un minuto prima nell’altra area di rigore che non per l’intervento in sè.
Più difficile analizzare gli altri due casi, anche se molto simili tra loro e con lo stesso protagonista: Walter Samuel, che prima si vede annullare un gol e poi viene fatto oggetto delle proteste della Fiorentina per un fallo in area su Gilardino. Al 51′ su un calcio d’angolo battuto da destra si avventa Samuel che di testa spedisce la palla alle spalle di Frey. Damato prima sembra voler convalidare poi, forse su indicazione del guardalinee, torna sui suoi passi e concede un calcio di punizione alla Fiorentina, presumibilmente per fallo dello stesso Samuel su Dainelli. Le immagini ci mostrano come effettivamente i due si siano reciprocamente trattenuti: Dainelli si attacca al braccio di Samuel, l’argentino prende la maglietta del difensore viola all’altezza del collo. Posto che di fallo si tratta sicuramente a norma della Regola 12 (“Un calcio di punizione diretto è accordato alla squadra avversaria del calciatore che commette una delle tre infrazioni seguenti: trattiene un avversario […]“) resta il problema dell’arbitro di decidere a chi assegnarlo, visto che contrariamente a quanto si pensa nel regolamento non è fatto alcun riferimento ai falli “reciproci” e non c’è alcuna indicazione su come deve comportarsi il giudice di gara che quindi, in questi casi, dovrà semplicemente valutare la sequenza cronologica e le circostanze in cui vengono commessi i falli (e non l’intensità: la trattenuta, infatti, è considerato un fallo in qualsiasi caso e indipendentemente dai fattori di negligenza, imprudenza o vigoria sproporzionata con i quali viene messa in atto. Nulla conta quindi che la trattenuta di Samuel sia più evidente o più “forte” di quella di Dainelli: sono entrambi falli allo stesso modo). Essendo impossibile anche alla moviola stabilire con certezza la non contemporaneità dei due falli, evidentemente Damato sceglie di dare il vantaggio al difendente non convalidando il gol e assegnando un calcio di punizione ai viola.
E questo, se è corretta l’interpretazione dell’episodio precedente, è esattamente lo stesso metro che l’arbitro di Barletta utilizza al minuto 81 quando Samuel e Gilardino si spintonano a vicenda con l’argentino che cerca di ostacolare la progressione dell’attaccante e il viola che cerca di liberarsi finendo per trascinare Samuel a terra. Sgombriamo il campo da equivoci: pur non essendoci trattenute evidenti da parte di Samuel, il punto 18 della Guida Pratica AIA alla Regola 12 equipara senza dubbio questo episodio al precedente: “un giocatore nell’ostacolare la progressione dell’avversario viene con lui a contatto fisico. Quale deve essere la decisione dell’arbitro? Accorderà un calcio di punizione diretto o rigore perchè di fatto il giocatore ha trattenuto l’avversario”. Similitudine discutibile, se vogliamo, ma questa è la lettera del regolamento. L’unica differenza con l’episodio precedente sta nel fatto che il pallone non è a distanza di gioco dal punto in cui si svolgono i fatti, ma anche questo poco conta visto che un fallo del genere (senza la reciprocità che invece caratterizza il comportamento di Gilardino) sarebbe senz’altro punito con il calcio di rigore anche a palla lontana. Anche in questo caso, stante la contemporaneità dei due interventi, Damato sembra voler concedere un vantaggio alla difesa e non fischia il fallo.
Comportamento discutibile da parte dell’arbitro in entrambe le situazioni: troppo fiscale sul gol annullato (episodi così se ne vedono decine in ogni partita, senza che l’arbitro intervenga), troppo di manica larga sul rigore negato (l’intervento di Samuel è molto plateale anche se, come abbiamo detto, nel caso della trattenuta non ha importanza…ma resta il tarlo della compensazione), ma dà almeno l’idea di usare lo stesso metro e di non perdere la testa davanti a episodi così particolari. E con i tempi che corrono è un merito non da poco.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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