Bauscia Cafè

Tortellini, cotti e mangiati

Ero già stato a Bologna nel lontano 1997. All’epoca finì 2-2, con una partita molto tirata e conclusa dal solito gol della bestia nera Paramatti, che a 10 minuti dalla fine infilò l’allora numero 1 nerazzurro Pagliuca.
Ieri invece al Dall’Ara non c’è stata partita. L’Inter ha avuto sempre in mano il pallino del gioco, controllando per tutti i 90’ il match, concedendo solo l’occasione sfruttata dall’altra bestia nera Zalayeta, per il momentaneo 1-1.

El Cuchu in contropiede: 1-3
El Cuchu in contropiede: 1-3
Entriamo allo stadio abbastanza tardi, quasi in contemporanea con i ragazzi per il riscaldamento. La curva ospiti è piena, ma anche negli altri settori si nota massiccia la presenza di supporters interisti. Da subito i nostri giocatori vengono accolti dai cori non proprio gentili dei tifosi bolognesi, con Mario bersaglio preferito degli insulti. Milito nel pre-match prova alcune conclusioni e pare ispirato. Impressione azzeccata visto che “El Principe” non tradirà le attese. Si parte e la squadra prende subito in mano il pallino del gioco, costringendo il Bologna nella propria metà campo. La compagine di Colomba invece pensa più a difendere che ad attaccare, schierando addirittura Di Vaio in fascia sinistra, a copertura delle discese di Maicon, che a fine gara risulteranno purtroppo rarissime e poco efficaci. A sinistra invece c’è spazio e Chivu può spingere. Proprio dai piedi del rumeno parte il primo tiro verso la porta di Viviano che devia: Cambiasso si avventa sulla ribattuta e rimette in mezzo in stile Milito a Kiev, ma stavolta i difensori avversari riescono a sbrogliare la matassa. Continua il forcing dei nostri con buone azioni sulle corsie esterne di Balotelli e Milito, che creano pericoli e fanno guadagnare una buona quantità di corner.
Proprio da un tiro dalla bandierina battuto da destra nasce l’azione del vantaggio: cross di Maicon, serie di rimpalli con Lucio che rimette il pallone verso il centro dell’area. Sulla sfera si avventa Milito e con una zampata delle sue mette la palla nel sacco. El Principe gioisce e noi con lui. Neanche il tempo di risistemare la sciarpa, spostatasi dal collo per l’esultanza, che il Bologna pareggia: lancio lungo per Zalayeta che con un taglio alle spalle sorprende la nostra retroguardia. L’uruguaiano è bravissimo a controllare la sfera e far secco Julio Cesar in uscita. 1-1 e a far festa adesso sono i bolognesi, andati a segno nell’unica volta in cui si sono affacciati in area. Ma i nostri non si perdono d’animo e ripartono all’attacco. Sale in cattedra Thiago Motta che si inventa due imbucate fantastiche: la prima è per Mario che, entrato in area, non riesce a battere Viviano, bravissimo nel rimanere in piedi  chiudendo così la conclusione del nostro numero 45. La seconda è per Stankovic che dal dischetto del rigore tocca di precisione. La palla supera Vivivano ma incredibilmente sbatte sul palo interno di sinistra, cammina sulla linea di porta finendo la sua corsa sul palo di destra ed infine tra le braccia del portiere. Incredibile! Ma l’urlo per il gol è solo rimandato: altro corner, stavolta dalla sinistra, colpo di testa di Mario e palla nel sacco per l’1-2. Zittisce tutti Balotelli, sino a quel momento oggetto di cori di ogni specie da parte dei tifosi avversari, mentre noi festeggiamo per la seconda volta.
Si  va al riposo e al rientro in campo Eto’o prende il posto proprio di  Super-Mario, ammonito nel primo tempo per un fallo in attacco abbastanza ingenuo. Ed è subito Eto’o a rendersi protagonista con un’azione sulla destra e successivo assist a centro area per Milito. Controllo, dribbling e tiro del Principe: sembra fatta, ma la palla incredibilmente non entra. Dalla curva pare che Viviano abbia fatto il miracolo, ma scopriremo solo dopo che è stata la traversa a negarci ancora una volta il gol. Il pallino del gioco è sempre in mano nostra e il Bologna non riesce ad uscire pericolosamente dalla propria metà campo. Prova e riprova arriva finalmente il terzo gol: lancio del Cuchu per Milito, bravissimo a scattare in fascia destra sul filo del fuorigioco portandosi dentro l’area, a difendere il pallone dall’attacco di due difensori e a chiudere il triangolo di 50 metri con Cambiasso, unico a crederci e seguire l’azione. Shoot di sinistro di Esteban e palla nell’angolo. Si esulta ancora e stavolta l’abbraccio con Cristina ha insita la consapevolezza che questo gol abbia messo definitivamente in ghiaccio il match.
Lo sa anche Mourinho che in vista di Barcellona sostituisce un grandissimo Deki con Vieira e Milito, migliore in campo, con Mancini. Ci si trascina stancamente verso la fine con i nostri che allentano un po’ la presa, lasciando spazio ad alcuni tentativi velleitari dei padroni di casa. In questa fase l’attenzione è più rivolta ai cori che alla partita ed è sorprendente vedere come sia mezzo stadio ad alzarsi in piedi all’immancabile “Chi non salta rossonero è!” e “Chi non salta bolognese è”. Nella gioia riusciamo ancora ad arrabbiarci per il cartellino rosso rimediato stupidamente da Maicon a tempo praticamente scaduto.
Finisce la partita e c’è il tempo anche per un saluto a distanza con il nostro Nino, che in collegamento telefonico dai distinti agita festante il cappello.
Ora Barcellona ci attende. Probabilmente mancheranno sia Ibra che Messi, entrambi infortunati. L’occasione è ghiotta, di quelle da non lasciarsi scappare, per imprimere finalmente la tanto auspicata svolta europea.
J.Cesar S.V. – Maicon 4 – Samuel 6,5  – Lucio 7 – Chivu 6,5 – Cambiasso 7 –Thiago Motta 6,5 – Zanetti 6,5 – Stankovic 7 (Vieira 6)– Balotelli 6,5 (Eto’o 6) – Milito 7,5 (Mancini S.V.).
Infine, un ringraziamento ai ragazzi del blog che mi hanno dato la possibilità di poter debuttare sul blog…per me è un onore e visto anche il risultato sul campo, non poteva esserci esordio migliore

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