Bauscia Cafè

Spunti di riflessione

Le pause del campionato sono deleterie, non solo per il campo di San Siro che subirà mischie e placcaggi in una partita epica tra All Blacks e Italia (R.I.P.) ma anche per la marea di notizie (in)utili che si susseguono.
Si comincia con un timido Dzeko si offre al Milan di sicuro effetto, per arrivare a Huntelaar chiama il Milan «Vedrete, vi conquisterò». Non si fa in tempo ad augurarsi che gli organi di stampa smettano di prenderli per i fondelli, che Galliani (Adriano, non Sorella) si inventa l’abbonamento per il girone di ritorno. Si appella ai 16.000 che non hanno rinnovato per la delusione di non poter più venire di qua per vedere segnare Kaká, dimenticandosi di includere quei famosi 11.000…
Leggo inoltre che Del Piero ha incontrato Richie McCaw degli All Blacks e mentre parla del più e del meno, incalzato da un giornalista, promette di fare presto la linguaccia, anche  all’Inter. Il giornalista che scrive qui ci informa che “Un altro aspetto in comune, tra Del Piero e gli All Blacks è la linguaccia. I neozelandesi infatti, durante l’Haka, la danza rituale eseguita prima di ogni incontro, mostrano la lingua agli avversari: «L’Haka è molto importante nella cultura neozelandese – spiega il rugbista – Ruotare gli occhi, o tirare fuori la lingua viene fatto per spaventare gli avversari e vedere se hanno il coraggio di guardarci in faccia».” Ecco, mi sembra evidente che non venga fatta per prendere per i fondelli l’avversario dopo aver segnato. Ma c’è chi può…
Pare che Quaresma sia vicino all’Atletico a gennaio, vulesseiddio! Si parla anche di Porto, ma mi sento di dubitare fortemente di un ritorno in bianco-blu. Pare inoltre che Otamendi sarà presto dell’Inter. Chi sa, parli! Io non lo conosco e mi piacerebbe saperne di più.
E siccome in questo blog si fa anche cultura, informo i naviganti che sono FINALMENTE in vendita questi due simpaaaatici volumi:
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Il Dribbling Club – Nel terzo volume di questa collana di fumetti troviamo il giovine Giovinco. E’ lui che, nel corso del romanzo, aiuterà – e allenerà in segreto – i ragazzi della Robur, impegnati nella preparazione della finale del torneo «Magico Calcio» contro i terribili Galacticos, è lui che, in un dvd allegato al libro, regala una dimostrazione pratica delle 19 schede tecniche presenti (iniziativa creativa, controllo della palla, eccetera) e insegna una ventina di dribbling, dal «mamba» al «ghepardo», dallo «sparviero»al «condor».
Daniele de Rossi. Il mare di Roma – De Rossi diventa il mare. Sale, s’ingrossa, cresce, tracima, straripa, dilaga, inonda, fuoriesce. Canta tutte le libertà stonate che sono le più belle, percorre ogni girotondo, urla e parte per la rivoluzione lasciando i bambini a casa per il bene del mondo; è la fanfara e la banda prima dell’ora di cena d’estate, la scuola chiusa per la finta bomba, i colori dell’edicola, il ritorno dalla prima vacanza da grande, l’ultimo autogrill prima di casa, Push dei Cure ballata di notte sui ghiacci, una scena notturna di Se mi lasci ti cancello, un valzer suonato dai Sex Pistols, Disorder dei Joy Division…
Non so se ridere o piangere. Nel dubbio, rido sguaiatamente.

Miss Green⁵

Sono nata e cresciuta all’ombra dello stadio, nel piazzale ho imparato ad andare in bici e in motorino. Da piccola dicevo che Malgioglio era mio padre, si somigliavano molto.

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