Bauscia Cafè

Battere il Milan non è una medaglia

Credo che questa sia la prima lezione da imparare dalla partita di oggi. Battere il Milan non è una medaglia. Lo avevamo detto di non esaltarci troppo,  ma forse, in fondo, ci avevamo creduto che l’Inter vista nel derby sarebbe stata quella della stagione. Pare che invece ottenere quel risultato limpido contro la sponda sbagliata del Naviglio non faccia molto testo.Bene.
La seconda lezione, nel caso qualcuno avesse ancora dei dubbi, è che Cordoba non è Samuel e di vede. Sarebbe però ingiusto scaricare sul Colombiano tutte le colpe degli svarioni difensivi odierni. La squadra era piantata sulle gambe, la lentezza dei movimenti di tutti era esasperante, almeno nel primo tempo. Non si riusciva  a recuperare palla e si subivano dei rischi peggiori di quelli corsi con il Barca. Forse i ragazzi credevano di giocare ancora contro i Catalani, ma non hanno nemmeno la scusa del colore della maglia visto che i Blaugrana si erano presentati in tenuta realizzata dalla Stabilo Boss.
L’involuzione di Maicon è preoccupante. Spesso in ritardo in fase difensiva, assolutamente limpido il rigore (al punto che non ha neanche protestato),  inesistente in fase offensiva. Che fine ha fatto l’aratro della fascia destra che tutti noi conosciamo?
Nel primo tempo si salvano praticamente solo Deki e, secondo me, Santon che, a dispetto della sostituzione è stato l’unico ad abbozzare qualche tentativo di azione sulla fascia sinistra. Purtroppo è stato sempre scarsamente aiutato.
I movimenti senza palla della squadra erano inesistenti e i tentativi in avanti erano sempre basati sul lancio lungo, senza che la squadra accompagnasse l’azione. Posso capire non volersi scoprire contro il Barca, ma le gambe molli contro il Cagliari proprio no.
Meglio il secondo tempo, almeno in fase offensiva, grazie a Motta (che si è rotto subito, peccato) e a Balotelli che, pur senza incidere particolarmente sulla partita ha allargato l’azione costringendo la difesa de Cagliari a mollare un po’ la presa. Sembra proprio che da “guardalinee” Balou sia utile alla squadra, ma avrei voluto vederlo titolare.
La difesa invece è rimasta imbarazzante. Si sono concesse delle limpide occasioni (ricordiamoci anche la traversa di Dessena) e oggi siamo qui, ancora attaccati alla Giuve a quota 10 solo per merito di due lampi nel giro di quattro minuti.
C’è ancora tanta strada da fare…

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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