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Inter-Lazio 1-2: le pagelle.

etoPartita dominata e persa, può capitare. Fare filotto è dura, limportante è esserci nei trofei più importanti, quando la nostra squadra farà valere lestrema qualità mostrata oggi. Il migliore in campo è stato sicuramente Etoo, da tragedia il commento dello stagionato Carlo Nesti, pagato dal servizio pubblico e quindi da noi cittadini, per scambiare quanti più nomi possibili.
Clima insopportabile con venti minuti di intervallo che servono al giornalista in studio della RAI (quello che ieri sera trovava tutte le scuse possibili e immaginabili per la debacle juventina) per esercitarsi nel nuovo sport: parlare con Nesti ma non darlo a vedere, facendo credere ai gonzi seduti in poltrona che la coppia di telecronisti sia volata a Berlino nottetempo, dopo la Sbornia di Salerno. (foto: inter.it)

JULIO CESAR
: S.V. – Incolpevole e sfortunato sul primo gol, sorpreso senza colpa dal bel lob di Rocchi sul secondo. Compie un solo intervento nellaltra unica occasione laziale, quando respinge in corner un tiro velenoso dellimpalpabile Zarate.
MAICON: 6 – Ancora lento e impacciato, scende molto nella ripresa, ma non è mai preciso e spesso è distratto negli appoggi. Deve comunque smaltire i carichi di lavoro, entra in forma in autunno, lo sappiamo.
CHIVU: 6 – Qualche responsabilità sul gol di Rocchi lha, la linea non si alza, parte un lancio da un settore del campo dove solitamente si lotta per buttare la palla in fallo laterale. A Zarate ha concesso poco e nulla comunque.
LUCIO: 7 – Il migliore del reparto arretrato, sia in difesa (eccellente nei recuperi su Rocchi e negli anticipi in uscita dallarea), impreciso ma sfortunato sui calci dangolo a favore, dove fa valere il suo noto tempismo. Grintoso e voglioso, è chiaro che è un perno sul quale fare affidamento.
ZANETTI: 6 – Quando la Lazio ci prova è dalla sua parte, in genere, ma spesso deve coprire labulico Motta che lo tradisce un po non facendo filtro. La sua è comunque una posizione di ripiego e nel finale è tra i pochi a correre ancora e provarci.
THIAGO MOTTA: 5 – Abbastanza spaesato e fuori dal gioco, perde spesso palla con appoggi fuori misura e non copre abbastanza. Non è in condizione ottimale, essendo un giocatore di stazza e di posizione. Forse gioca anche fuori ruolo e ciò non lo aiuta.
CAMBIASSO: 6.5 – Svolge il compito da par suo, recupera spesso palloni, altre volte si ferma per prendere fiato, nel finale è lasciato solo in mezzo con Vieira e non dà spazio alle velleità della Lazio, in contropiede. Solita prova insomma.
MUNTARI: 6 – Corre per tutto lincontro fino alla sostituzione, è tra i più presenti in campo e rimedia unammonizione francamente inventata dal mediocre Morganti. Sbaglia un gol facile allinizio, ma lha sbagliato pure Etoo. Cincischia prima del lancio letale di Mauri che scoperchia la difesa, nelloccasione del raddoppio biancoceleste.
STANKOVIC: 6.5 – Duetta bene con le punte nel primo tempo, quando il passo è mediamente lento. Nel secondo tempo la squadra accelera, ma lui continua a proporsi con un gran tiro parato dal miracolato Muslera. E impreciso anche sulluno due volante con la coppia Muntari – Etoo. La generosità non gli manca però.
MILITO: 6 – Meglio nel primo tempo, impreciso nella ripresa. Nella prima frazione si trova bene con Etoo, col quale dialoga in più di unoccasione, quando si allarga. Nel secondo tempo sbaglia due volte, la seconda pescato da un lancio millimetrico del Leone. Un passo indietro rispetto alle amichevoli, ma è sempre stato vivo. Giusto annullare il gol, peraltro di pregevole fattura.
ETOO: 7.5 – Il migliore in campo, in assoluto. Si divora il primo gol, quando salta Muslera, su una sciocchezza della difesa laziale. Man mano prende liniziativa dialogando coi compagni e andando alla conclusione: splendido il gol di potenza dell1-2. La punizione nel finale va fuori di poco. Giocatore completo, difende e smista il pallone, giocando di classe anche se circondato da avversari, ha personalità da vendere.
BALOTELLI: 6.5 – Entra nel vivo della battaglia finale procurando grattacapi infiniti alla difesa laziale, saltata come birilli più volte. Ha il solito pregio di mettere angoli pericolosi sui quali Muslera è fortunato, anche quando un rimpallo ravvicinato di Siviglia sembra annunciare il pareggio.
VIEIRA: 6+ – Guida lassalto dal centrocampo, con le sue lunghe leve, apre il gioco e fa la diga affianco a Cambiasso. Oggettivamente non si può dire che in questo periodo sia tra i peggiori, anzi.
SUAZO: 6.5 – Sfiora il gol del pari su colpo di testa (ennesimo miracolo di Muslera), apre spazi, fa talmente tanti dribbling che sembra il giocatore dellagosto di due stagioni fa. Speriamo trovi fiducia, può essere importante.
MOURINHO: 7 – La difesa alta probabilmente necessita di maggior concentrazione e forma fisica, ma è un passo in avanti. Praticamente dimenticato il lancio lungo, la squadra gioca palla a terra, molto meglio quando accelera, a dimostrazione del fatto che serve un centrocampista dal cambio di passo. Per velocizzare il gioco non si può giocare con Suazo, Maicon, Balotelli, Etoo e Milito contemporaneamente. Uno Sneijder sarebbe perfetto.
BALLARDINI: 5 – Aveva detto che avrebbe giocato a testa alta. Ha vinto, ha ragione lui. Ma ci ricorda il solito Prandelli versione San Siro, che fa le barricate e poi protesta per i contrasti.
NESTI: 2 – Ridicolo. Non riconosce un calciatore, pur commentando la partita dagli studi di Roma, comodamente seduto affianco a Bagni. Descrive lassedio finale come se fossimo di fronte a una partita di coppa europea, tifando smaccatamente per la Lazio. Bagni tenta di correggerlo, ma non fa testo.
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