Bauscia Cafè

La crisi Internazionale

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A volte le sole parole non bastano, occorre affidarsi anche alle immagini per argomentare il proprio pensiero. Quando sosteniamo che  i quotidiani sportivi scrivano di Inter in maniera diversa rispetto alle concorrenti non inventiamo, non stiamo affermando un’opinione, stiamo raccontando, purtroppo, una verità. La scelta è caduta sul Corsport diretto da Alessandro Vocalelli, già in passato sostenitore di una campagna anti-Inter (e pro-Roma) di proporzioni gigantesche: le ultime 18 prime pagine, dal 27 giugno al 14 luglio. Analizziamo come vengono proposti i temi delle 3 grandi.
Milan
La squadra del presidente del consiglio sembra indaffaratissima sul mercato nonostante l’azionista di maggioranza abbia più volte fatto capire il clima di austerity. Il 27 giugno “Dzeko vuole solo il Milan”, ma il giorno dopo il Milan non accoglie la supplica del serbo e “va su Adebayor” . Poi la squadra amministrata da caravattagialla scopre i giovani:  il “Milan baby”, perché “con Zigoni (Zigone, nano dixit) c’è anche Beretta”.  Il giorno dopo sono addirittura due calciatori ad annunciare il loro arrivo al Milan, Luis Fabiano e Miranda, quest’ultimo ricordiamo, oggetto di una trattativa insieme ad Hernanes con un controvalore in banane.
24 h più tardi inizia a farsi strada il nome di Huntelaar, giocatore del Real da molti burattini sbandierato come acquisto probabile dati gli ottimi rapporti tra Galliani e Florentino. Rapporti che avrebbero prefigurato un prestito con diritto di riscatto a favore del Milan. Galliani ha confermato la richiesta a Perez, che, dati i suoi ottimi rapporti, ha risposto: “dare moneta, vedere cammello”. E Huntelaar sia! Da un riquadro quasi nascosto, si passa al titolone a 9 colonne. Ma non si fa in tempo a gioire per l’acquisto del tulipano che Fabiano torna di moda, con Galliani e Braida  che si trovano a Siviglia per negoziare con la squadra iberica.
Per tre giorni va avanti la manfrina sul duo d’attacco, sprint di qua, frenata di là, il Siviglia chiede troppo, il Real deve disfarsi dell’olandese, salvo poi spuntare un Pirlo che “assicura di restare al Milan”. Inizia il raduno, e alcuni ultras, stanchi di farsi prendere in giro dalla dirigenza più titulata al mondo organizzano un sit in di protesta. Il Corriere ne dà il giusto risalto. Bufera! Ma passa in fretta. L’indomani è già stato preso Onyewu e arriva anche André Santos, terzino del Corinthias e della nazionale brasiliana.  Ma rimane l’incognita attacco. Più passano i giorni e più Fabiano si avvicina, ora dovrebbe essere sulla A 10 tra Ventimiglia e Savona.
J**e
Anche la J**e è molto attiva sul mercato: prima D’Agostino, poi Ledesma, poi d’improvviso “3 colpi“: sempre uno tra l’udinese ed il laziale, Grosso e uno tra G.Rossi e Pandev. Il giorno dopo si ribadisce Pandev, e l’altro ancora si conferma: “arriva Grosso”. Poi c’è l’intervista a Ferrara che parla di “doppio attacco”, con tridente e senza (una novità, tipo “mai allenati così“, di umoristica memoria) poi c’è finalmente “l’accordo con D’Agostino”. Ma dopo aver cercato un regista con le caratteristiche del centrocampista di origine siciliana si vira su Felipe Melo. E qui parte una di quelle “leccate intellectuali” di rara intencità. “J**e inarrestabile”, “Diego: vince la J**e con tanto di sondaggio tra i fantomatici esperti che certificano: “Colmato il gap con l’Inter”, mentre oggi “La J**e è già prima”, tra le grandi al completo. Certamente, con l’arrivo nei giorni scorsi di Grosso e di G.Rossi è già prima. Il dubbio che sorge è che la J**e diventi prima non appena finisca il campionato. Ma è solo una sensazione.
Inter
“Inter-Maicon, è scontro”, “Problemi per Carvalho, Lucio o Gallas”, “Inter, Ibra tenta il Manchester”, Ancelotti: “Mourinho non ti cedo Drogba”, Ancelotti: “Special One, non so chi sia”, Ancelotti all’Inter: “Deco e Carvalho restano con me”, “Mourinho scuote l’Inter”, “Mourinho zero alibi”, “Ibra gela l’Inter”. In più cose di poco conto, tipo “l’Inter annuncia: Maicon ed Ibra restano con noi” quasi nascosto.
Il titolo più bello rimane però quello sull’intervista di Moratti: “Mai vista un’Inter così, ma temo la J**e”. Così, giusto per tranquillizzare i tifosi gobbi. Insomma, un’Inter sempre alle prese con la sua situazione da campione d’Italia per 4 anni consecutivi, con i suoi timori, con il mercato che vede Ibra partente (per LA), insieme a Maicon (che vuole solo più soldi). Mentre gli altri hanno l’imbarazzo della scelta, l’Inter ha problemi per Carvalho, Ancelotti sempre più ossessionato da Mou (il confronto con Special One non sarà semplice a Stamford Bridge) che non perde occasione per nominarlo, Mou che scuote l’Inter (non quelli che via via stanno per abbandonare la società), Moratti che se la prende con Mou e Ibra che gela l’Inter su un’offerta mai fatta, oltretutto rispondendo ad una domanda posta in malafede.
Non c’è nulla da fare, è crisi Inter.
Ora più che mai.
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