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L'alfabeto dei cannonieri: F e G

helen-svedin-bio-tn0F come Figo & F. – Grande calciatore, elegante e sgusciante, nellInter si è distinto soprattutto nelle prime due stagioni. Poi un calo repentineo, dovuto al fisico che invecchia, mentre gli altri corrono. Glamour quanto basta, è sempre stato il giocatore più acclamato e riconoscibile durante le trasferte dellInter nel mondo, il che la dice lunga sullesposizione mediatica che fornisce il Real Madrid, la meta ambita di Kakà, che sta trattando semplicemente sul comunicato finale con la società più sparaballe del Mondo.
G come Giovanni Galli – Il prototipo del prodotto dellAstronave Madre. Una volta che ci sei dentro puoi diventare tutto, anche candidato a sindaco. No, non lo si disprezza sinceramente, è una persona impegnata nel sociale e si da da fare. Può darsi che pertanto sia in gamba: in America tanti ex professionisti dello sport si danno alla politica. Il vero problema è che in Italia cè unintera squadra ancora in attività che fa politica, ma non lo sa.
G come Gresko – Il fantasma dellorgoglio slovacco di Tardelli (ho detto slovacco non slovacche) questanno ha aleggiato sulle spalle di Cabelino Maxwell, il terzino più svogliato del mondo. A parte la somiglianza mascellare con Van Nistelrooy ho notato che va troppo giù di morale, non si riprende, tende a cazzeggiare. Ora, non mi interessa che lo faccia a casa sua o con gli amici o con Raiola. Mi spiace che lo faccia a tre metri dalla nostra linea di porta, tutto qui.
G come Gol e Gloria – 25 per lesattezza, quelli segnati da Ibrahimovic, che se fosse ciclista darebbe la sparta al resto della squadra: 1.5 milioni di premio secondo un giornale rosa per la classifica dei marcatori. Chiamalo scemo.
G come Gazzetta dello Sport – Il giornale più sputtanato del mondo, sempre pronto, nella galassia RCS, a non muovere un dito di critica alla squadra del Gran Capo (sublime il Corriere, che nelle ultime vicende ha riportato le notizie di Repubblica in appendice alle dichiarazioni di Berlusconi…). Sempre pronto a rilanciare gli obbiettivi semoventi del Milan, quando quelli reali, terrestri, si disperdono nellaria. Quando al Milan va male, cè sempre pronta una intervista a un giocatore che annuncia nuovi obbiettivi. Nemmeno il tempo di far notare che hanno concluso lennesima stagione ridicola, che già si parla di LeoMilan e di Brasil e di sfide a destra e a manca. Il leccaculismo tira. Sempre pronti. Come camerieri.
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