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JM ad “Attenti a quei due”: non solo Real Madrid

Nellascoltare lintervista concessa da Josè Mourinho a Sky, tutti ci siamo concentrati sulle parole riguardanti il Real Madrid e il possibile cambio di panchina del mister di Setubal. Al di là dellormai celebre 99,9%, però, lo Special One ha offerto anche importanti spunti sullInter che verrà che, oscurati dalle manovre di Florentino Perez, rischiano di passare sotto silenzio. Le parole più interessanti riguardano il volto dellInter 2009/2010: 442 o 433, mercato e giudizi sui giocatori. Leggiamo quanto detto dal Mou e poi tiriamo le conclusioni.
Josè Mourinho

Cosa serve per unInter ancora più competitiva? Ovviamente se noi cambiamo nella nostra rosa 4-5 giocatori che non sono stati fondamentali per noi, che non sono riusciti a dare alla squadra ciò che la squadra aveva bisogno da loro, allora faremo un bel salto in avanti. Motta e Milito sono due giocatori importanti per noi. LInter li ha presi prima della fine del campionato per dimostrare che si vuole potenziare. Abbiamo giocato sempre con Ibra e non abbiamo mai avuto un secondo attaccante sufficientemente consistente per dire che era l’uomo giusto per fare coppia con Ibra.

Penso che per il nostro 4-4-2 può diventare un uomo importante, non solo per i gol, ma anche per il tipo di gioco. Si può completare molto bene con Ibrahimovic. Con Motta il nostro centrocampo ha una alternativa in più, sarà molto più compatto e forte. Ha fisico e qualità, è forte nelle palle altre, ci permette di giocare con più moduli. E tutto lanno che ho vissuto con il terrore di una lesione a Cambiasso, di una ammonizione a Stankovic, di un infortunio a Muntari. Se spostavo Zanetti mancava fisicità.
Non serve un altro esterno, cè Arnautovic. Lui è una vera possibilità perché è un giovane che non arriva per diventare subito un Milito però potrebbe entrare in un nucleo di giocatori dal gran potenziale. Come Destro, Obi e Khrin, che saranno aggregati alla prima squadra.
Manca un difensore centrale con caratteristiche diverse dai nostri. Mi preoccupa la costruzione di gioco nella prima fase, abbiamo giocatori bravi, però dobbiamo migliorare la costruzione di gioco. Vidic? Bravissimo. Carvalho? Lanno scorso non era possibile, ora lo è. E uno dei difensori più forti del mondo.
La squadra ha bisogno di un numero 10. Stankovic ha fatto un lavoro incredibile, però abbiamo bisogno di lui in un’altra posizione.
Cassano perfetto numero 10? Non lo so. Come 10 non lo so. Come punta sicuramente. Come uno dei tre davanti, bravissimo. Come 10 bisognerebbe adattarlo un po’ psicologicamente al lavoro difensivo che un numero 10 deve fare. Non so se Antonio potrà avere questa disciplina difensiva per farlo. È un talento incredibile che mi piace tanto. Quagliarella? Bravo, mi piace”

MERCATO

Marko ArnautovicMarko Arnautovic è già considerato un giocatore dellInter. Toni simili li avevamo sentiti da Oriali e Preziosi, un po più cauto solo Moratti. Si parla di un recente interessamento del Chelsea, ma il giocatore avrebbe espresso la sua preferenza per lInter. Come già per Milito, è il Mou a dare la “semi-ufficialità” dellacquisto.

Poi parole importanti per Motta e lo stesso Milito: Josè mostra di avere ben chiare in testa le caratteristiche del centrocampista brasiliano e sa che se starà bene potrà dare tantissimo alla nostra squadra. Neanche un riferimento ai problemi fisici, anzi. Evidentemente la corrente di pensiero dominante è quella degli “incidenti” capitati in passato (e in effetti i due infortuni erano molto diversi tra loro) e cè una gran fiducia sulla continuità del giocatore. Su Milito, poi, Mourinho chiarisce bene la sua idea: viene per fare la punta quando si gioca con il 442, nullaltro. Lattaccante argentino è visto come una prima punta: grosse capacità di movimento e di manovra, ma pur sempre una prima punta. Niente appoggio nel 433 nè strani compagni dattacco per lui, dunque.
Dati per fatti Motta, Milito e Arnautovic, quindi, vengono infine individuati gli ultimi due tasselli che dovranno trovarsi negli States a luglio: un difensore centrale e un “numero 10”. Il primo deve avere la capacità di giocare alto e tenere in linea la difesa, oltre a essere bravo tecnicamente e saper iniziare limpostazione della manovra. Perde quota Bruno Alves, soprattutto per la valutazione. Vidic è bravissimo in difesa ma non ha grandi capacità di impostazione, mentre Carvalho sembra rispondere allidentikit tracciato dal Mou, ed ha dalla sua anche un prezzo accessibilissimo: con 5 milioni arriva a Milano. Inoltre le parole del Mou sembrano sbilanciarsi in suo favore, proprio come è abituato a fare il tecnico per motivare i suoi giocatori. E notizia di questi giorni una presunta offerta di 24 milioni fatta al Chelsea per laccoppiata Carvalho-Mikel.
Mikel che, però, non corrisponde affatto alla descrizione del centrocampista che serve a Mourinho: un numero 10 con capacità difensive. Non una punta con fantasia quindi, non un Ibrahimovic o un Cassano e probabilmente neanche un Quagliarella, quanto piuttosto un centrocampista di grande tecnica: Deco e Snejder, De Rossi e Fabregas, questi i nomi che si fanno in questi giorni.
Definiti, infine, i ragazzi che dalla primavera passeranno in prima squadra per restarci: Vid Belec (portiere), Renè Khrin (centrocampista) Joel Chukwuma Obi (esterno) e Mattia Destro (attaccante). Porte chiuse, a questo punto definitivamente, per Gerbo e Napoli e ultima chiamata (magari in prestito) per Daminuta e Donati. Neanche preso in considerazione un rientro di Biabiany, che andrà probabilmente in prestito un altro anno.

TATTICA

Dejan Stankovic433 o 442: si continua nel solco tracciato questanno, ma limpressione è che il sistema di riferimento diventerà il rombo. Consacrato Milito come punta per il 442, investito Motta del ruolo di “nuovo Stankovic” da spostare alla bisogna per concedere a Deki di giocare più dietro (interno o davanti alla difesa?), le indicazioni più importanti sono quelle sul “numero 10”: segno che un numero 10, evidentemente, dovrà essere in campo. Tuttavia le parole spese su Arnautovic, la promozione di Obi e la quasi certa conferma di Mancini fanno capire che il 433 non sarà affatto abbandonato e, anzi, tornerà utile in più di unoccasione.
Commenti (97)

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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