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Ma Diego a noi non ci serviva?

Il probabile acquisto di Diego da Cuhna da parte della Juventus un po’ mi da fastidio, non per invidia (dal punto di vista della Juventus non sposta molto, perché il vero problema della Juve è la mediocrità generale, non la mancanza di tecnica), ma perché penso che fosse più utile all’Inter.
Certo, adesso si dirà che Mourinho preferisce dei centrocampisti alla Lampard, cioè in grado di giocare in the box, ma anche offrire dinamismo e copertura, passaggi e tiri dalla distanza. Il fatto è che di elementi così ce ne sono pochi: Lampard, Gerrard, Essien… casualmente sono incedibili. Diego è un trequartista atipico comunque: non ha il passo del trequartista brasiliano classico, né la benzina super di Kakà, che nella nazionale occupa il posto da titolare. E’ un combinato tra trequartista e classico regista, capace di prendersi la palla ovunque e di metterla in rete. Il problema principale di Diego è che è discontinuo, a volte non si prende tutte le responsabilità. Ma resta il fatto che è quasi un centrocampista totale come lo vuole Mourinho, ho detto quasi perché ha una vocazione offensiva che non è controbilanciata dalla sua indubbia grinta.
Penso che comunque un giocatore del genere, allo stato attuale del nostro centrocampo, povero, lento e invecchiato, ci facesse comodo. E non poco. Detto questo non mi preoccupa come rivale, a patto di fare una campagna acquisti decente.
Io non avrei mai sacrificato Acquafresca per Milito, a meno che gli osservatori non abbiano deciso di metterci una pietra sopra, valutando il giovane attaccante del Cagliari come poco propenso a dei miglioramenti. Il prezzo per il Principe sarebbe comunque alto, posto che miglioriamo la situazione globale dell’attacco.
Il problema è che dobbiamo rivoluzionare due reparti, rimandando per adesso il ringiovanimento complessivo della difesa (Materazzi e Cordoba prima o poi lasceranno): confermati Maxwell, Maicon e Chivu, rimane da valutare la posizione di Burdisso (che ha mercato), mentre Rivas di certo sarà ceduto.
A centrocampo urge una rifondazione: io vorrei vedere Cambiasso restituito al suo ruolo naturale di centrocampista centrale, che sa inserirsi. Anche lui può interpretare quella posizione alla Gerrard, ma ha dei limiti lo sappiamo: non ha un lancio lunghissimo, difficilmente tira dalla distanza, è molto forte ad arrivare da dietro, ma non si sente sicurissimo a ridosso delle punte. Sneijder mi sembra un ripiego di valore, sul quale ho seri dubbi. E’ un centrocampista tuttofare, uno Stankovic giovane perenemmente penalizzato da questa sua versatilità. Poi ci vorrebbe un mediano forte, che consenta lo spostamento più avanti del Cuchu. Yaya Tourè non sarebbe male, peccato che andava preso due anni fa. Di certo non è Inler la soluzione ideale. Thiago Motta lo giudico troppo lento e conservativo, anche se ha fisico, tiro e precisione nei passaggi. Messi bene non siamo: Zanetti ha dato tanto, ma vuole sostituito, mentre Muntari è sicuramente un discreto giocatore, ma col quale non si migliora il reparto.
In avanti Quagliarella sembra la novità dell’ultima ora. In accoppiata con Milito può andar bene, ma non aspettiamoci miracoli, senza un centrocampo di qualità un attacco Ibra – Quagliarella – SuperMario – Milito è abbastanza giovane e forte, ma non ci porterà molto lontano in Europa.
Infine qualche parola per domenica: Se scendiamo in campo con il 4-3-3 incontreremo solo problemi. L’Inter gioca meglio con un interno tra le punte e un centrocampo raccolto, perché così si annulla il gap tecnico: la squadra sta corta, i passaggi sono più efficaci, i terzini possono salire senza sfiancare le punte. Assente Ibrahimovic facciamo fatica a salire, pertanto molto dipenderà dalla voglia del Chievo di attaccare e molto dipenderà da Samuel, chiamato a tenere alta la linea difensiva. Altrimenti ci complicheremmo inutilmente i compiti.
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