Bauscia Cafè

Le spalle coperte

“Non ho problemi con l’allenatore del Milan. Ancelotti nel calcio italiano ricopre una posizione che io non ho. E’ tutelato da un club storico che ha grande potere a livello mediatico. Tutti conoscono Silvio Berlusconi. Il presidente del Milan è molto potente in Italia. Ancelotti ha le spalle coperte. L’Inter è un club indipendente, il mio presidente ha il suo core business nel settore del petrolio, non in quello dei media”. José Mourinho.
Mou al night.
Stasera Mourinho sarà ospite da Chiambretti nel suo night (pesce d’aprile escluso), proprio nella tv del biscione. Chissà se le parole pronunciate nell’intervista concessa all’Espn nel suo viaggio a Los Angeles le ripeterà davanti alle telecamere Mediaset? Di sicuro Chiambretti è il padrone di casa ideale per un personaggio come Special One, che potrà spiegare tra sexy ballerine, prostitute meno intellettuali e pseudo comici milanisti la sua teoria sulla grandissima manipolazione messa in atto dalle tv ed i giornali contro l’Inter. I dati elevati di share sono una certezza, come le risposte non medievali del Mou.
Sfida mondiale.
A proposito di manipolazione, le parole di kakà hanno destato più di qualche imbarazzo nel clan rossonero. Galliani ha negato l’evidenza, come suo solito, aspettando con fiducia la smentita del fratello di “fratello Nicola”. La Gazzetta invece, una volta tanto, batte la concorrenza con una notizia clamorosa. Il ritorno all’attività agonistica di Shevchenko: “Beckham-Sheva, sfida mondiale”, con lo stesso spazio concesso ai dubbi di Kakà su Milan Lab. Avete capito bene, sfida mondiale.
Ignorare il trend.
L’imbarazzante Brasile visto contro un Ecuador formato speciale, ha consegnato ai posteri il sondaggio rosa: “in questo momento è più forte Buffon o Julio Cesar?”. Lo stesso Zoff, interrogato da La Stampa sull’argomento, ha risposto.In assoluto, mi tengo sempre Buffon. Oggi, però, il migliore è Julio Cesar. L’ho visto domenica notte in tv, Ecuador-Brasile. Roba da matti. Per fargli un gol, uno solo, l’Ecuador avrà speso almeno cento tiri e non meno di dieci occasioni”. Parole importanti, ma con la stessa logica, in assoluto, potremmo tenerci Zoff o Preud’Homme, Sarti, Zenga o Yashin. C’è quasi una sorta di timore reverenziale ad ammettere che non si tratti di una situazione momentanea, ma frutto di un trend riscontrabile da alcuni mesi a questa parte. Sono due stagioni ormai che l’Acchiappasogni fornisce una continuità strepitosa nelle prestazioni, parate e partite eccezionali non solo con l’Inter, freddezza nell’affrontare i tiri dal dischetto (chiedere a Fini, Frick, Saudati, Zalayeta  e Juan per ulteriori informazioni) ed una sicurezza sull’ordinaria amministrazione che infonde a tutto il reparto difensivo. Al contrario, Gianluigi Buffon(e), si è fatto notare soprattutto per le sue uscite spericolate sui giornali volte a difendere la J**e di Moggi e Giraudo o a promuovere la sua biografia con l’outing depressivo. Sul campo ha commesso più di qualche errore, non solo dettato da una scarsa condizione fisica. Un dato interessante riguarda però il numero elevato di notizie inerente fantomatiche offerte di sceicchi arabi, africani o malesi pronti a tutto pur di portarlo nelle proprie squadre. Per fortuna che Julio Cesar, in assoluto, non sia il migliore. Altrimenti ce lo ritroveremmo a batter cassa in via Durini come alcuni dei suoi compagni.
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