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Il mercato: da qui a Gennaio e oltre

brancaDicembre sarà il mese decisivo per prendere le decisioni in sede di mercato. Posto che non arriverà nessuno, a meno di qualche grave infortunio (e tutte le forme di scongiuro sono permesse), è sul capitolo cessioni che la dirigenza e Josè Mourinho si concentreranno. In particolare c’è da sfoltire il reparto avanzato e quello arretrato, anche se Olivier Dacourt (classe 1974) è dato in partenza verso Bologna.
In avanti la situazione più delicata, come scritto qui, riguarda Adriano Leite Ribeiro, che viaggia verso la scadenza di contratto, tra un casino e l’altro. Moratti si è impegnato moltissimo per non disperdere il patrimonio societario: punire esageratamente Adriano, togliendogli ogni vetrina e facendolo apparire più discolo di quanto non sia ne avrebbe pregiudicato la cessione. Perché due sono le cose: o rinnova secondo le condizioni del suo procuratore Gilmar, piuttosto restio ad accettare una diminuzione dell’attuale stipendio oppure lo vende nei prossimi sei mesi. Si tratta di capire i margini di manovra, l’unica condizione sembra non cederlo al Milan. Dove potrebbe continuare a uscire con Ronaldinho, passando per un bravo ragazzo che ogni tanto si rilassa.
Crespo vede svanire l’opportunità Real Madrid, che vuole un semplice riempitivo in attesa della nuova stagione. Se Huntelaar non fosse stato infortunato è probabile che sarebbe stato lui il grande acquisto, non solo un semplice rimpiazzo di Van Nistelrooy e Raul, già avanti con gli anni. Proprio questa considerazione, insieme all’infortunio di Ruud, hanno consigliato Calderon: nessun contratto lungo a punte avanti con gli anni. Una pezza adesso e due colpi giovani e di prospettiva in estate.
Cruz è del 1974, Balotelli gioca poco, Obinna è nella rosa per caso, c’è Acquafresca (5 milioni di euro) che incombe. E’ difficile dire che se parte Crespo, in prestito a una italiana, possa partire anche un altro, ma ovviamente per l’estate il discorso cambia. Obinna verrà ceduto per fare cassa, mentre Balotelli dovrà aspettare il suo turno. Io non vedo come l’ipotesi prestito possa aiutarlo a crescere, sinceramente. In squadre piccole diventerebbe una star, minandone la crescita caratteriale. Cruz potrebbe invece rinnovare per un altro anno: la sua professionalità è indiscutibile.
In difesa potrebbe partire Nelson Rivas, e mi dispiacerebbe. Primo perché io non insisterei troppo con Materazzi, sveltendo il rinnovamento, secondo perché non è così scarso rispetto al panorama generale dei difensori del campionato italiano, molto peggiorati negli anni (basti dire che il migliore di tutti è ancora Samuel, che era tra i migliori 7 anni fa). L’ipotesi Thiago Silva è affascinante: ho seguito diverse sue partite, è un giocatore rapido, che può fare al caso nostro.
Quello che mi aspetto è un mercato in linea col nuovo progetto. Non tanto ali o giocatori offensivi, ma giocatori di sacrificio, disposti a seguire un tecnico che spesso non fa turnover e richiede una disponibilità totale, anche quando si sta in tribuna.
Una cosa comunque è certa, a fronte delle auspicate cessioni, è necessario rinforzare la rosa con 1-2 giocatori di grande spessore. Intendo giocatori in grado di spostare gli equilibri. Dovendo scegliere farei un intervento a centrocampo (Hamsik preferibile ad Aquilani) e uno in avanti (Aguero è inarrivabile, meglio Benzema di Drogba, al limite va bene far concorrenza su Huntelaar, ottimo attaccante d’area), evitando di comprare buoni giocatori e basta, che essendo non inferiori ai titolari, finiscono per pretendere troppo. La rosa va ristretta e migliorata nella qualità e deve possibilmente essere il frutto delle indicazioni del tecnico.
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