Bauscia Cafè

L'Inter strapazza la Juve

Sintetizzare Inter-Juventus è impossibile, quindi andiamo giù con il postone per chi ha voglia di leggere la cruda realtà dei fatti (* gli highlits)

La stampa, Sky e la Juventus
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Particolarmente ridicolo Fabio Caressa ieri, che continuava a far la moviola in campo, mentre la loro tanto osannata spider cam si muoveva a cazzo, intasando le inquadrature sui calci d’angolo. Morale della favola? Vedeva ciò che non c’era: per esempio invoca una parata di Manninger sulla prima delle due occasioni fallite da Ibra, ma non contento pretende di fare l’esegeta del non visto, quando pensa che Muntari incroci il piede di Marchionni. Un contatto ci può pure stare. Ma una televisione seria, che si fa pagare e che paga dei professionisti, deve ricordare che l’Inter è stata fermata per 4 dico 4 fuorigiochi inesistenti con i giocatori soli davanti a Manninger. A parità di errori arbitrali poteva finire 4-1! Pietoso. Bergomi fa quello che può ricordando semplicemente la realtà dei fatti: che l’Inter ha dominato.


Del Piero e Amauri, quello meglio di Ibrahimovic.
La Juventus ha vinto le sette partite di fila giocando si con intensità, ma con un costrutto semplicissimo che io chiamo schema “Kennet Andersonn“. Lo schema mazzoniano prevedeva lo spilungone svedese accoppiato a Roberto Baggio, ispirato allo schema TS, altrimenti detto Thomas Skhuravy. La punta alta si muove nello spazio, protegge palla, smista e libera l’Aguilera della situazione. Risultato? Molte punizioni, molte palle in mezzo, soprattutto sporche. Ma ieri Amauri è stato polverizzato dai nostri difensori, sontuosi in ogni direzione. Di Del Piero non parliamo. Il dato eclatante? Zero e ripeto ZERO punizioni concesse di fronte all’area di rigore.
Stankovic, il peggiore (a sentire un certo Bacci).
Per dire quanto conti la critica televisiva italiana, vi posso raccontare un fatto. All’intervallo classico zapping di canali, becco Bacci che parla dei migliori e dei peggiori, e in questa seconda lista, inspiegabilmente, figura Stankovic, autore di una prestazione maiuscola. Prima che mi faccia venire il dubbio che certa gente non guardi le partite perché ha altro da fare, concedo l’attenuante preventiva dell’ubriachezza molesta. Strepitoso Deki! Riportato al ruolo più congeniale intasa la trequarti bianconera con una qualità e un’intensità rare, strappando palloni in tackle e proponendo lanci illuminanti (sua la meravigliosa apertura per il secondo tentativo di Ibra).
ze mario

Quelli che hanno parlato e credevano di essere più forti
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Meriterebbe un capitolo a parte la questione della prepotenza juventina, manifestata in tutte le salse questa settimana. C’era gente che considerava Amauri migliore di Ibra e l’Inter come un Ibra più altri 10, dunque con una squadra nel complesso più debole del solo rinnegato brasiliano. Si sarà reso conto, lo scarto del calcio argentino, cosa vuol dire giocare contro una Inter al completo? Spero di si, perché molti facevano riferimento a Inter-Juventus dello scorso anno, meritatamente vinta dai bianconeri, nonostante il grosso furto dell’argentino rinnegato di cui sopra. Ebbene, inutile ricordare che anche quella volta non eravamo al completo. Ieri, con un centrocampo in forma li abbiamo massacrati: sul piano del gioco, della qualità, della forza atletica e della voglia di vincere.
Rombando si impara.
Qualche parola la merita Zè Mario, che ha messo in campo la squadra perfetta. Devo dire la verità: non volevo vedere Adriano titolare, ma per le solite questioni disciplinari, poi è chiaro che dagli allenamenti si capisce qualcosa. E allora Adriano in campo! La sua prestazione? Ha giocato come gli ha chiesto Mourinho, sfondare il reparto centrale della Juventus, continuando a pressare e tuffarsi in avanti per le incursioni di Muntari e Stankovic. Un po’ di turnover poi ci voleva, adesso abbiamo la coppa. Però la sensazione è che la squadra si esprima meglio con un centrocampo a rombo, con le fasce presidiate e con Ibra in appoggio. Maicon e Maxwell scendono di meno, ma la squadra è nettamente più equilibrata e tende a sfruttare una percentuale più alta di qualità personali.
inter vincente
I migliori
Nell’Inter giocano tutti mediamente bene, ma si segnalano Samuel e Materazzi, che commettono solo due ingenuità, beccandosi un’ammonizione a metà campo. Annullano gli avversari e intervengono in costante anticipo, aiutati benissimo dalle chiusure di Cambiasso e dalle diagonali di Maxwell e Maicon. Benissimo, ovviamente, il Cuchu e Stankovic. Zanetti ha lavorato molto per spegnere  le velleità offensive di Nedved, soffocandolo ogni volta che prendeva palla e provava ad accentrarsi. Muntari segna nel momento in cui cominciava a perdere lucidità, ma anche lui alla fine ha giocato bene, rendendosi pericoloso nelle incursioni centrali. Ibrahimovic, croce e delizia: sbaglia due gol che forse segnava persino Yah-Queen-Tah, l’attaccando italo-thailandese della Giuve, ma svaria su tutto il fronte d’attacco, attirando a sè un nugolo di uomini che nemmeno alla prima di un film di Tinto Brass. Adriano gioca di potenza e non demerita, fa salire sempre la squadra e cerca il dialogo. Se ritrova il piede e la voglia di ossigenarsi col sangue…
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