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Verso Inter-Juventus, con 148 milioni di perdite

soldi freschiL’articolo pubblicato da Repubblica rivela la situazione finanziaria dell’Inter al 30 giugno 2008. Un passivo di 148 milioni, che fa ammontare a 500 milioni il passivo complessivo degli ultimi 4 anni. Un esercizio di bilancio allegro, ma in linea col resto del mondo.
Cosa pesa maggiormente in questa voce? Non ho a disposizione il foglio, ma posso ben immaginare. La voce ingaggi non è coperta dalla voce ricavi. Vincere ci costa: i premi sono aumentati di una ventina di milioni. Tutto qui. In Inghilterra, se vogliamo, la situazione è peggiore, perché come ha ricordato Mourinho, lo spettacolo è di tutt’altra fattura e solo dal merchandising le società inglesi ricavano quasi il triplo delle società italiane. In una realtà macro-economica tutto sommato speculare.
Il problema maggiore dell’Inter è la cattiva gestione. Dall’articolo di Repubblica si deduce che la situazione finanziaria è molto debole, tanto che sarebbero arrivate offerte di acquisto al presidente Moratti. Se fossi in lui io venderei, specie se arrivasse un compratore solido, quale può essere un fondo sovrano o un ricco investitore mediorientale. Non dimentichiamo peraltro l’inchiesta sulla Saras che grava come una spada di Damocle sulle future scelte del presidente. Il problema è che lui è tifoso quanto noi, tanto da non dormire per una settimana prima di una partita come questa.
La soluzione per ripianare le perdite è come al solito devoluta all’immaginazione. In Italia più che altrove. L’idea di fare lo stadio di proprietà, con costi sostenuti dagli sponsor e dalle banche, rientra alla perfezione in questa logica. Lo stadio oltre a fornire introiti dagli eventi e servizi collaterali, costituisce un importante valore patrimoniale, che aumenta il valore complessivo della società.
Per quanto riguarda la partita, per le notizie tecniche, è meglio aspettare domani. Stanotte arriveranno i brasiliani, reduci da una entusiasmante goleada contro il Portogallo. Maicon e Adriano hanno segnato, mentre Julio Cesar non ha colpe sui gol subiti. La buona notizia è che non abbiamo infortunati. L’unico vero dubbio per sabato riguarda la sostituzione di Cordoba e un possibile impiego di Stankovic fin dal primo minuto. E’ sicuro, tuttavia, che Ranieri soffre della sindrome di Prodi: gli scudetti del Chelsea di Mourinho sono merito suo. Esattamente come il piano rifiuti bocciato da Pecoraro A-scanio.
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