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Ultime dal campo

Anche stavolta non è mancata la sorpresa: tutti avrebbero scommesso in un rientro di Adriano nella lista dei convocati, invece il brasiliano è ancora fuori. E’ successo che l'(ex?) Imperatore si è allenato bene in settimana, non ha fatto stravizi, è arrivato puntuale agli allenamenti ed ha anche ben figurato nell’amichevole con il Watford B, ricevendo una stretta di mano dal Mou. Credendo che quella stretta di mano fosse una riabilitazione, Adriano ha parlato con il suo procuratore che, in un’intervista, ha dato per certa la sua convocazione domenica senza che Mourinho proferisse parola. Ma l’allenatore lo aveva detto in tempi non sospetti: Adriano ha “una grande strada” da fare per riconquistare la convocazione, e non basta certo una settimana passata decentemente per cancellare tutto. Giusto così, secondo me: il tempo delle carote è ormai finito, e l’unico mezzo che resta a Mourinho, all’Inter e a noi per sperare di rivedere un Adriano atleta è solo il bastone. Appuntamento a domenica prossima o addirittura, secondo alcuni, al Panathinaikos.
Per quanto ri guarda la formazione che affronterà l’Udinese, le mosse di Mourinho si sono sempre rivelate abbastanza imprevedibili. Cominciamo dalle certezze: Julio Cesar in porta, Maicon, Cordoba e Maxwell in difesa, Cambiasso in mezzo e Ibrahimovic davanti. In coppia con Cordoba non ci sarà sicuramente Burdisso (“normale rotazione”, ha detto l’allenatore) ma uno fra Materazzi e Samuel. Più il secondo a giudicare dalle parole di Mourinho in conferenza…ma visti i precedenti, proprio quelle stesse parole potrebbero far pensare a un Samuel in panchina per la più classica delle pretattiche. Rientrare in una partita così delicata potrebbe in effetti essere difficile per l’argentino, ma le sue caratteristiche si sposano meglio di quelle di Matrix con gli attaccanti bianconeri. Anche se, comunque, Cordoba-Materazzi è una coppia collaudatissima, qualla che abbiamo visto più spesso negli ultimi 7 anni di Inter.
Il centrocampo sarà quasi sicuramente a 3, e vicino al Cuchu non dovrebbe mancare Patrick Vieira. Per l’altro posto c’è il dubbio fra Zanetti e Stankovic, con il primo che dovrebbe prevalere in virtù di più spiccate caratteristiche difensive e, soprattutto, di una maggiore capacità di copertura della fascia anche partendo da una posizione più interna, come richiede il modulo asimmetrico che probabilmente vedremo in campo. Sull’esterno, inizialmente a destra, vedremo quasi sicuramente Quaresma che ultimamente ha visto la sua costante crescita accompagnata da un altrettanto costante calo di Amantino Mancini, apparso completamente fuori dal gioco. Davanti con Ibrahimovic quasi scontata la conferma di Mario Balotelli, alla sua terza partita consecutiva da titolare: segno che il lavoro, con Mourinho, paga, che il chiarimento dopo Genoa non ha lasciato strascichi e che, soprattutto, tutte le chiacchiere sul difficile rapporto fra Mario e l’allenatore erano basate sul nulla. Del resto Mourinho lo diceva: “Con Mario stiamo lavorando per portarlo a dare un contributo importante alla squadra”. Quei giorni sembrano arrivati, e non c’è stato neanche da aspettare tanto.
Questi gli undici di oggi dunque. Il Meazza ci aspetta.
Commenti (180)

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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